Da Dante a Gozzano passando per Manzoni e Goldoni. Quattro applauditissime performance teatrali di Elisa Piano hanno animato la presentazione del corso annuale della Scuola di Teatro. L’attore deve essere anche un performer, animato di passione, nella soglia tra immedesimazione ed estraniamento, tra oggettività e soggettività, come espressione di sé in scena. Certamente agisce su un copione da cui non può prescindere, ma deve mettere in scena il proprio io presentandosi nel palco come una persona narrante che attiva lo scambio di relazione tra attore e spettatore. Spazio dunque a creative interpretazioni dei lussuriosi Paolo e Francesca, della furba Mirandolina, delle golose signore torinesi. Ancora applausi.