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Con “colora la diversità”, si è concluso il nostro progetto QuartEstate2023 nell’ambito del programma Ripensarelacittà.

Con un happening di pittura creativa, rivolto ai bambini, sul tema “colora la diversità”, si è concluso il nostro progetto #QuartEstate2023 nell’ambito del programma #ripensarelacittà.
Dal 31 agosto al 30 ottobre, in 60 giorni abbiamo realizzato 12 eventi molto riusciti ed apprezzati per la loro dimensione interculturale che hanno coinvolto oltre 1.000 persone. Un obiettivo ambizioso e un risultato importante, frutto dell’impegno di tante volontarie e volontari, artisti e associazioni, impegnati in vari ambiti culturali, sportivi, musicali, teatrali, e artistici per favorire l’inclusione e la coesione sociale senza discriminazioni.
Grazie a tutti i protagonisti, al Comune di Quartu Sant’Elena e alla Fondazione di Sardegna per il sostegno.

MAMADOU RACCONTA 2023

27/10/2023
Nei laboratori anche le attività ludiche hanno valenze educative.
Musica e movimento, suoni e pause, capacità di attenzione agli stimoli sonori, ascolto e coordinazione motoria, sviluppo del senso del ritmo, organizzazione del proprio corpo in rapporto a quello altrui nello spazio, comprensione delle regole e accettazione della sconfitta.
Mamadou invita il gruppo a formare un cerchio e da provetto djembefola, suonatore di djembe, il tradizionale tamburo di legno a forma di calice con la membrana in pelle di capra, inizia la sua musica coinvolgente. Seduto posiziona il tamburo, leggermente inclinato verso l’esterno, tra le sue gambe e attraverso colpi con le mani riesce a produrre sonorità molto potenti che invitano gli astanti a danzare. Appena interrompe di suonare i danzatori devono fermarsi mantenendo, come statue, la posizione in cui si trovano in quel preciso istante. Viene eliminato dal gioco chi man mano non riesce a stare immobile.
Un modo giocoso di socializzare e sviluppare l’auto-controllo.
Una iniziativa realizzata nell’ambito del programma #ripensarelacittà, con il sostegno della Fondazione di Sardegna

20/10/2023
Mamadou racconta e accompagna i bambini in scenari interculturali fantastici attraverso fiabe tradizionali rivisitate ed altre nuove che aiutano a sognare paesi e cieli anche molto lontani.
Ogni paese nelle fiabe ha la sua magia: castelli, principesse, tappeti volanti, renne, lupi, geni e lampade, tazzine che ballano e via discorrendo.
Mamadou racconta di sirenette senegalesi, di animali antropomorfi e di pescatori, di principesse avide che vorrebbero essere proprietarie del mondo: del mare, del sole e del vento.
Lo fa da cantore nomade per il mondo che racconta la sua terra, scandita dal verde del baobab, un albero sacro e magico allo stesso tempo, leggendario ed esoterico.
Lo fa da custode della parola, che tesse legami tra passato e presente, tra tradizione e modernità.
Lo fa da attore, cantante, musicista e ballerino.
E, di incanto, un laboratorio di narrazione diventa gioco, danza e improvvisazione, dove prevale lo stare insieme. Dove prevale la riflessione finale che non si può avere tutto dalla vita e che il modo migliore per avere un pianeta intero è che tutti dobbiamo rispettarlo.
Chapeau!

Laboratorio proposto dalla nostra Ghidey sul “Caffè nella cultura del Corno d’Africa”

Preparato con attenta cura dei particolari, gestito con sensibilità coinvolgente dei partecipanti, in un’atmosfera di cordiale ascolto, il laboratorio proposto da Ghidey sul “Caffè nella cultura del Corno d’Africa” è sato ricco di sorprese. Un laboratorio esperienziale e sensoriale, attraversato da narrazioni autobiografiche in una profonda immersione tra diverse culture e testimonianze personali e familiari. Attimi di quotidianità, di istanti, distanti geograficamente ma vissuti dalle persone con riti di intensa umanità, con al centro la figura delle donne e delle madri. Il fumo e l’aroma della tostatura del caffè, misto all’odore dell’incenso, e la degustazione della bevanda con datteri o zenzero hanno contribuito a creare un incontro interculturale di rara bellezza che rimarrà impresso nei ricordi dei partecipanti. Un modo delicato di riscoprire l’umanità in un periodo di grandi diseguaglianze, sofferenze e guerre tra popoli.
Una pregevole iniziativa interculturale inserita nel programma #QuartEstate2023#ripensarelaelecittà – cofinanziata dalla Fondazione di Sardegna

Presentato in video-conferenza il #librolibrido Performing Media – un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale.

Con una comunicazione efficace ed attenta ai tempi giornalistici, Gaia Riposati e Massimo Di Leo hanno presentato in video-conferenza il #librolibrido Performing Media – un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale.
La presenza fisica nella sala della biblioteca di Quartu Sant’Elena ha consentito a Carlo Infante di interagire contemporaneamente con gli autori e con il pubblico presente. Ne è venuta fuori una interessante narrazione di un lungo percorso di pratiche creative che trova origine nell’ambito delle culture digitali e ancora prima del teatro di ricerca affinato ai media, sia radiofonici sia video, in particolare con il videoteatro. Un libro performante che favorisce l’interazione, la connessione interoperativa e la cross-medialità affinché il lettore, fruitore e utente attivo, venga suscitato anche in altri spazi di immaginazione e confronto, stimolati da rimandi intertestuali.
Una bella serata di confronto, arricchita da stimolanti contributi di Claudia Pupillo, Nina Zedda, Dino Pusceddu e Walter Porcedda.

Raccontare storie nelle geografie urbane per ripensare la città

Il #walkabout, condotto da Carlo Infante, ha coinvolto un gruppo di discussione di 30 persone rappresentative di vari mondi della società civile di Quartu Sant’Elena. Un interessante incontro di esperienze, immagini, racconti, gesti e sguardi partecipati sul territorio per ritrovare un senso di comunità nella valorizzazione delle bellezze della città, della sua storia e dei suoi paesaggi, anche attraverso errori, contraddizioni, paradossi e sviluppo urbanistico disordinato.

Giovedì 5 ottobre alle ore 18:00 presso la Biblioteca centrale in via Dante 68 a Quartu: talk evento dal titolo “Performing media: un futuro remoto”

Giovedì 5 ottobre alle ore 18:00 presso la Biblioteca centrale in via Dante 68 a Quartu una nuova iniziativa del progetto QuartEstate 23, nell’ambito del programma “Ripensare la città”, con il sostegno del Comune di Quartu Sant’Elena e della Fondazione di Sardegna. Ci sarà il talk il libro-librido Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante fra memoria dell’Avanguardia e transizione digitale con Nuvola Project (Gaia Riposati e Massimo Di Leo, on line), Dino Pusceddu (Presidente Arcoiris), Nina Zedda (Direttrice artistica Festival LMDP-Kyberteatro) e Claudia Pupillo (regista, Teatro Botanico).
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.