Mikal è una bambina di nove anni molto vispa e intelligente.
Senza nessun timore riverenziale e alcun micro-panico, ha suonato il pianoforte e si è sottoposta ad una breve intervista. Ha presentato una trilogia musicale, con brevi arpeggi di ritmo differente su scala maggiore discendente. Alle sue composizioni ha dato tre nomi: stella, buio, costellazione.
C’è una parola che è profondamente legata alle stelle, che ognuno di noi nelle notti di mezz’agosto esprime segretamente: desiderio.